SICILIA PER MUSSOMELI
 
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IL PROGRAMMA ELETTORALE


 

SITUAZIONE ATTUALE

La realtà della nostra città è sotto gli occhi di tutti.

A fronte di enormi ricchezze e di incomparabili risorse umane, storiche, naturali, culturali, sociali e imprenditoriali, è palese il malessere diffuso che attanaglia Mussomeli.

Nell'ambito di una delle ultime provincie d'Italia (Caltanissetta secondo gli studi de "Il sole 24 ore", è tra le ultime dieci), la nostra città vive un periodo di crisi a tutti i livelli.

Anche la stessa frammentazione del quadro politico locale - che ha portato a competere per un posto in consiglio comunale diverse centinaia di candidati - è lo specchio di una società che vive un disorientamento palese, senza punti di riferimento e con una assordante (ma vacua) ricerca dell'apparenza.
La gestione della precedente amministrazione non ha dato buona prova nell'affrontare questi problemi epocali e decisivi per i nostri prossimi decenni.

E' giunta l'ora di confrontarsi in maniera seria e rigorosa con un periodo ricco di insidie, allo scopo di cogliere tutte le opportunità e gettare le basi di uno sviluppo prorompente.

Lo sviluppo, infatti, è la sfida più immediata da raccogliere, ma anche lo stimolo più formidabile per la nostra città.
Dallo sviluppo deriva benessere, migliore qualità della vita, minori conflitti sociali, maggiore coinvolgimento dei cittadini, più legalità, crescita culturale, più risorse da destinare al sociale.

Non sarà compito facile e ne sono consapevole, ma bisogna agire con coraggio e con un impegno forte, mirando alla concretizzazione del programma che si intende portare avanti con passione ed entusiasmo.

Il tutto per dare il via ad una rivoluzione culturale che porti le coscienze dei sanseveresi a sentirsi parte di un unico corpo coeso, con cittadini padroni del proprio destino e del proprio futuro.

Con l'ausilio di tutti, responsabilmente.

 

 

SVILUPPO DELL' INCIDENZA DELL' AMMINISTRAZIONE

L'amministrazione comunale non deve più essere una struttura burocratica che "governa il quotidiano" e che gestisce il bilancio in maniera miope e senza programmazione.

Il Comune deve essere la casa dei cittadini, aperta alle idee ed alle iniziative migliori, senza pregiudizi e senza "lacci e lacciuli", una fucina di attività.

Per far ciò sarà necessario in primo luogo eliminare gli sprechi, con un puntuale e qualificato contenimento dei costi del bilancio, mutuando dalla saggezza popolare il principio secondo il quale "ogni soldo risparmiato è un soldo guadagnato".
L'ottimizzazione delle risorse, quindi, passa da una analisi professionale di tutte le pieghe del bilancio e da un monitoraggio esaustivo di tutto il patrimonio comunale.

La responsabilizzazione e la rivoluzione culturale nascono dall'esempio: limitazione all'uso dei beni pubblici (auto blu, telefoni, macchinari e strutture comunali), sensibilizzando i dipendenti comunali a testimoniare questa aria nuova nella casa comune.

Devono essere utilizzati tutti i beni di proprietà comunale, riducendo al massimo la spesa per i fitti.
Il risparmio deve liberare risorse per poter incidere sullo sviluppo della città.

Il Comune deve essere volano per la crescita economica, sociale e culturale.

Gli investimenti devono essere stimolati e coordinati, potenziando le occasioni di nascita di imprese.

La ricerca metodologica e costante dei fondi cui attingere deve essere impegno precipuo per l'amministrazione, che deve coinvolgere i giovani laureati nelle discipline idonee.

Questa politica mirante alla maggiore utilizzazione delle risorse deve anche valutare la possibilità di ridurre le imposte comunali.

Questa eventualità, certamente, dovrà tener conto anche dello stato delle finanze attualmente esistente, specie in considerazione dei dubbi risultati ottenuto dalla privatizzazione adottata dalla precedente amministrazione.

Questo fallimentare progetto dovrà essere totalmente rivisitato, allo scopo di contenere le conseguenze di una scelta scellerata.
In tale ambito dovrà essere rivisto anche l'assetto della gestione dei rifiuti: il rapporto qualità/prezzo di tale servizio è - quantomeno - deficitario.

Per questo è necessario prevedere fondi di investimento con la prospettiva di promuovere società miste perché l'amministrazione comunale diventi il motore di una gestione progettuale operativa a favore dei giovani che coinvolga le forze economiche, produttive e finanziarie di tutte le categorie per uno sviluppo coordinato delle imprese operanti sul nostro territorio, per l'impostazione di un programma mirato alla utilizzazione totale dei nostri prodotti agricoli.

 

 

SVILUPPO CONTRO LA DISOCCUPAZIONE
Il bilancio in appena evidenziato deve prevedere stanziamenti per la risoluzione del problema più drammatico del tempo moderno: l'occupazione per i giovani in cerca di lavoro.
Stimolare la crescita economica è l'unica speranza per dare risposte concrete alla disperata ricerca di lavoro da parte dei nostri giovani.
Nell'ambito di questa piaga bisogna dare anche risposte a coloro i quali perdono il lavoro in una fase più avanzata della propria vita professionale, senza possibilità di reinserimento nel posto di lavoro.
La possibilità di occupazione, oltre che dal rilancio delle imprese agricole, artigianali e industriali, può trovare occasioni in settori che il comune può incrementare mediante una politica più lungimirante che - anche tramite la costituzione di cooperative di soggetti svantaggiati (le uniche ancora titolari di benefici fiscali) vada a:
-potenziare i servizi culturali ;
-inserire la città in itinerari religiosi, turistici ed eno-gastronomici;
-incentivare le attività sportive, mettendo a regime le strutture esistenti e creando nuove infrastrutture;
-incidere nel sociale, mediante assistenza (non solo fisica ma anche spirituale) agli ultimi;
-migliorare la qualità della vita (viabilità, parcheggi, trasporti pubblici, servizi agli anziani ed ai diversamente abili, pieno utilizzo delle risorse ambientali, recupero delle periferie).

 

SVILUPPO PER VALORIZZARE LE NOSTRE RISORSE
E' necessario mettere a frutto tutte le nostre ricchezze.
Non solo quelli agricoli, ma anche quelli del nostro artigianato.
Far nascere un marchio di qualità e di provenienza per tutte le nostre ricchezze: vino, olio, pane, pasta, pomodori, conserve e tutti i tesori della nostra tavola.
Ma anche rilancio dei nostri artigiani del comparto edile (troppo spesso utilizzati per lo sviluppo di altre realtà, senza tutela e forza contrattuale), i nostri artigiani , i nostri artisti.
Con un occhio di riguardo per eventuali diversificazioni di attività e di colture.

 

 

SVILUPPO PER LA LEGALITA'
E' chiaro che lo sviluppo economico ed il benessere sono un presupposto logico per poter affermare la cultura della legalità.
Non bisogna però sottovalutare l'incidenza che la tranquillità e la sicurezza hanno sulle iniziative imprenditoriali, turistiche e culturali.
Per poter programmare una fase di rilancio credibile, infatti, non si può prescindere da una lotta concreta alla criminalità.
Bisogna riaffermare la presenza delle istituzioni sul territorio e garantire serenità ai cittadini ed alle imprese.
Una sorveglianza più capillare delle nostre campagne, un controllo più evidente e continuo delle nostre strade, una lotta più forte e responsabile a tutela delle nostre realtà economiche rappresentano il presupposto irrinunciabile per lo sviluppo.
E' tutto questo passa, oltre che da una migliore distribuzione delle risorse umane del comune (specie della Polizia Municipale) e che da una collaborazione più stretta con le Forze dell'Ordine anche dalla pacificazione sociale.
L'impegno dei cittadini di buona volontà deve convergere e dare vita ad un circolo virtuoso: più investimenti e sviluppo, meno disoccupazione e disperazione.
Migliori condizioni di vita per tutti.

 

 

SVILUPPO PER IL SOCIALE

Questo patto tra compartecipi responsabili e consapevoli di una stessa comunità, porta ad una maggiore attenzione per gli ultimi, per i diversi, per i più deboli.

Lo sviluppo economico deve essere necessariamente permeato dallo sviluppo del sociale.

Le maggiori risorse devono essere infatti occasione di maggiore solidarietà nei confronti degli anziani, dei diversamente abili, dei malati.

Bisogna garantire a tutti la partecipazione alla vita della collettività, il coinvolgimento nelle scelte e nelle attività della città.

Una città civile, inoltre, deve garantire a tutti i diversamente abili ed ai malati servizi terapeutici e riabilitativi, volti ad assicurare il recupero consentito e deve eliminare tutte le barriere architettoniche.

Ma oltre alle barriere materiali bisogna abbattere ben altri ostacoli: rivoluzione culturale è rispetto per l'altro, specie se più debole.

Niente più auto parcheggiate davanti agli scivoli o negli spazi riservati, maggior partecipazione alle associazioni di volontariato, potenziamento dei servizi domiciliari (anche a coloro che sono semplicemente soli o disadattati).
Solo da ciò può nascere una società migliore.

 

 

SVILUPPO PER LA CULTURA

Questo Rinascimento Mujssomelese non può prescindere da una rivalutazione della cultura.
Non solo intesa nel senso classico della parola, ma in una accezione la più ampia possibile, che rivaluti tutte le forme di espressione dello spirito umano e di partecipazione delle emozioni.

Fulcro di questa rilancio dovrà essere il teatro comunale, aperto a tutte le realtà ed esperienze.
Accanto a ciò, però, dovranno essere stimolate le associazioni musicali, teatrali, storiche, culturali, dovranno essere rivalutati i locali che fanno della cucina e dell'eno-gastronomia una testimonianza delle nostre tradizioni, dovranno essere sostenuti i locali che aggregano i nostri giovani.

La valorizzazione dei nostri gioielli artistici deve rappresentare momento di crescita della sensibilità delle coscienze e - come detto - elemento di sviluppo economico e turistico.

 

 

SVILUPPO PER LA QUALITA' DELLA VITA

Il programma è semplice, ma indubbiamente ambizioso.

Mira, come accennato, a provocare una svolta in una realtà cittadina apatica e sparagnina, che non mostra alcun entusiasmo né alcun anelito di progettualità.

La qualità della vita, intesa come miglioramento delle condizioni generali del singolo all'interno di una comunità consapevole dei valori della vita.

In questo ambito assumono rilievo tutte le componenti dell'agire umano, compresa una spiccata attenzione a tutte le scelte che incidono in maniera diretta o riflessa sulle diverse componenti che incidono sulla soddisfazione della propria dimensione.

Per fare ciò la macchina comunale deve essere resa efficiente in ogni suo reparto.

 

 

POLITICA DEL PERSONALE
La qualità della vita nasce dal coordinamento del personale.
A tal fine si cercherà di privilegiare la politica dell'uomo giusto e competente per esercitare le funzioni e le mansioni specifiche, tenendo conto della idoneità e della capacità, senza dimenticare che la componente professionale deve essere supportata da una imprescindibile valenza morale ed etica.
Il Comune deve stimolare e coordinare le associazioni culturali, sportive e di volontariato, i consorzi e le cooperative di produzione e di lavoro, deve coinvolgere tutte le risorse scolastiche, imprenditoriali, sociali e patrimoniali divenendo punto di riferimento per tutte le iniziative.


VERDE PUBBLICO E AMBIENTE

La qualità della vita non può prescindere dalla riqualificazione urbana dal punto di vista ambientale e del verde pubblico.
Bisogna dotare la città di "polmoni verdi", con l'ampliamento, la corretta manutenzione e la gestione di parchi da destinare all'incontro dei cittadini, allo svago dei giovani ed al gioco dei bambini.
Con un occhio di riguardo per le nostre periferie.
Bisogna creare in ogni quartiere delle aree verdi, utilizzando i vivai del dipartimento forestale.
Anche questo tipo di politica dell'ambiente deve passare per una educazione di tutti i cittadini, fruitori ma anche responsabili del patrimonio verde.
Sul rispetto dell'ambiente voglio solo ricordare di essere stato il precursore della lotta alla Centrale, avendo avuto da sempre a cuore i problemi della natura.
Particolare attenzione sarà dedicata al problema del randagismo ed al tanto sospirato canile municipale, con la preziosa collaborazione di persone che hanno dedicato la propria vita a questo problema.
La questione della nettezza urbana e della pulizia merita un capitolo a parte.
Oltre ad una effettiva politica di raccolta differenziata, bisogna sfruttare la possibilità di rendere una risorsa anche la spazzatura.
Prendendo esempio da realtà come META, società partecipata dal Comune di Modena quotata in Borsa, possiamo ottenere risultati inaspettati.

 

VIABILITA'
Altra nota dolente per la nostra qualità della vita.
Il tormento della viabilità e del traffico può essere risolto dando più spazio allo studio ed alla programmazione dei flussi veicolari, potenziando i mezzi pubblici e riportando sulle vie cittadine i Vigili Urbani.
Anche qui è indispensabile una maggiore maturità da parte dei cittadini, con utilizzo dei veicoli a motore solo nei casi necessari.
Le distanze nella nostra città, specie nel centro storico, sono limitate e possono essere coperte a piedi.

URBANISTICA

La qualità della vita necessita di una pianificazione urbana e del territorio in linea con le esigenze della collettività.
Mussomeli non può più fare a meno del PRG.
L'impegno è epocale e avrà riverberi significativi sul nostro futuro, per cui non dovrà prescindere dalla partecipazione di tutte le realtà socio-economiche e dalla condivisione delle scelte migliori nella compenetrazione dei vari interessi.
Recupero del centro storico, ampliamento delle zone destinate agli impianti produttivi,  aree destinate all'insediamento alberghiero, servizi, turisti e fedeli, potenziamento delle infrastrutture.
Adottare scelte a misura d'uomo per sostenere lo sviluppo a trecentosessanta gradi della nostra città.

 

FUCINA DI IDEE ED INIZIATIVE
La qualità della vita ed il programma elettorale deve necessariamente confrontarsi con innumerevoli sfaccettature e imprevedibili difficoltà.
La casa comunale e l'amministrazione della medesima deve coinvolgere in maniera continua ed effettiva tutti i cittadini.
Volontà di aprirsi al confronto, al dibattito, alle idee, alle iniziative, alle critiche ed alla dialettica costruttiva.

 

 
   
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